Quali sono le cause del mal di schiena?
Da quando l’uomo ha guadagnato la stazione eretta, la colonna vertebrale ha dovuto subire una serie di adattamenti per cui non era stata progettata e ciò probabilmente ha contribuito alla comparsa del mal di schiena. Il fatto di avere, poi, obbligato la parte bassa della schiena ad una frequente posizione seduta ha ulteriormente accresciuto i problemi. In definitiva, è lo stile di vita di ciascuno a giocare un ruolo fondamentale in questo tipo di disturbo. Spesso le strutture corporee vengono usate in modo inappropriato:
- mantenendo una postura statica troppo a lungo,
- effettuando movimenti scorretti – come, ad esempio, nelle attività professionali che richiedono molti sforzi fisici attuati con strutture non idonee, muscoli ed articolazioni ipotrofiche – e movimenti ripetitivi, i quali non allenano ma anzi contribuiscono all’usura.
Le cause teoriche del mal di schiena sono molteplici, quelle gravi, comunque, molto rare.
In effetti, a volte è sufficiente un piccolo squilibrio o malfunzionamento in una delle sue numerose e complesse componenti (ossa, legamenti, dischi, muscoli, tutte strutture innervate e, quindi, capaci di generare dolore) – e non necessariamente la presenza di una lesione – per assistere alla comparsa di una sintomatologia dolorosa importante alla schiena, la cui natura può essere puntualmente identificata con un esame clinico e test specifici.
E’, tuttavia, importante precisare che, a differenza delle più comuni credenze, l’artrosi – spesso additata come causa principe del mal di schiena – è solo un fattore predisponente, un segno dell’età che avanza, come le rughe o i capelli bianchi: chi ce l’ha potrebbe non manifestare disturbi e chi, per contro, prova dolore non è destinato a soffrire per tutta la vita, dovendo solamente fare una buona attività di prevenzione.
Allo stesso modo, la discopatia, essendo uno dei primi stadi dell’artrosi medesima, è un fattore predisponente al dolore. La presenza dell’ernia del disco, non sempre si accompagna al dolore. Oggi si interviene chirurgicamente solo se c’è un danno grave al nervo, che deve essere attentamente valutato e si manifesta con alterazioni di sensibilità, parestesia (formicolio), alterazione di riflessi, debolezza di alcuni muscoli specifici. Negli altri casi, si ricorre a trattamenti non chirurgici (kinesiterapia, terapia manuale, terapie fisiche, osteopatia). La terapia farmacologica, pur essendo un valido aiuto, non sempre è risolutiva poiché talvolta incide unicamente sul sintomo (dolore) e non ha alcun effetto curativo.
Quali sono i rimedi per il mal di schiena?
In definitiva, ciò che è fondamentale per la salute della nostra schiena è l‘attività fisica regolare e l’allenamento delle strutture di sostegno della stessa con esercizi appropriati che:
- rinforzino le ossa,
- mantengano elastici i legamenti e le capsule articolari,
- migliorino le condizioni dei muscoli che governano i movimenti della colonna, rendendoli più forti, elastici e pronti a reagire.
L’evidenza scientifica parla chiaro: svolgere una regolare attività fisica mirata/finalizzata di moderata intensità favorisce un’importante azione di prevenzione sulla degenerazione delle strutture corporee, con notevoli effetti benefici sulla salute generale e qualità di vita delle persone.
E ciò a qualunque età, perché il benessere del corpo non deve essere un privilegio riservato a chi ha vent’anni.