Un dolore a livello dell’articolazione del ginocchio è un’evenienza che tutti abbiamo provato almeno una volta nella vita. Le cause di questo problema possono essere diverse. Qualora ci fossero segnali evidenti di fenomeni infiammatori quali:
- rossore;
- gonfiore;
- calore;
- difficoltà importanti al movimento;
sarebbe opportuno rivolgersi al proprio medico ed eseguire tutti gli approfondimenti del caso (come esami del sangue e radiografie) per evidenziare lesioni in atto o malattie reumatiche e infettive.
Tuttavia, episodi di dolore, in assenza di traumi pregressi o di segnali infiammatori, potrebbero essere causati da limitazioni articolari che si sono instaurate nel tempo o da adattamenti muscolari delle strutture che si inseriscono a livello articolare. Un’articolazione, per definirsi sana, dovrebbe essere in grado di muoversi in tutti i piani previsti per quel particolare tipo di articolazione. Nel caso del ginocchio, essi sono:
- un’estensione completa con una leggera iper estensione di qualche grado;
- una flessione completa (tallone al gluteo);
- movimenti di rotazione interna ed esterna della gamba di una trentina di gradi ciascuno.
Azioni ripetute come, ad esempio, lo stare in piedi o seduti per tanto tempo, possono ridurre l’elasticità articolare. Questo limite che si instaura non viene percepito dalla persona fino all’esecuzione di attività diverse dal solito (es: una corsa, movimenti in carico e torsione). Un ginocchio limitato, infatti:
- induce adattamenti a livello della muscolatura che lavora sull’articolazione (debolezza, retrazione);
- presenta una ridotta lubrificazione delle superfici articolari.
Questi fattori, se non curati, possono essere causa di dolore spontaneo ed esporre ad artrosi secondaria nel lungo periodo, accelerando, dunque, la degenerazione articolare.
Gli stessi concetti potrebbero essere estesi a tutte le articolazioni, in particolare a quelle in carico che devono gestire uno stress maggiore (anche e caviglie).
Il ripetersi di dolore al ginocchio, anche se modesto, o la difficoltà ad eseguire attività in carico, non andrebbero sottovalutate. Pensiamo ad un ginocchio che non è libero di estendersi completamente: questa condizione, una volta assunta la posizione eretta, crea squilibri a livello posturale, sovraccarico sulla rotula ed altri adattamenti patologici.
E’ dunque opportuno rivolgersi a un fisioterapista esperto che può:
- Valutare la mobilità libera dell’articolazione e la forza muscolare;
- Eseguire mobilizzazioni dell’articolazione per aumentare l’escursione articolare e l’elasticità delle strutture stabilizzatrici (capsule e legamenti);
- Eseguire terapie fisiche per ridurre la sintomatologia dolorosa e lo stato infiammatorio;
- Assegnare esercizi mirati ed istruire il paziente alla loro corretta esecuzione;
- Istruire il paziente alla corretta igiene articolare, sia in ambito lavorativo che sportivo.
Il praticare una buona dose di attività sportiva (cyclette, bici, corsa, attività a corpo libero, palestra) a tutte le età ha anch’essa un importante ruolo preventivo.
La fisioterapia rappresenta, inoltre, un valido aiuto anche per i pazienti che soffrono di dolore reumatico alle ginocchia in cui molto spesso il dolore compare senza apparenti segni infiammatori in atto. In tal caso il programma terapeutico dovrà essere studiato con maggior attenzione, tenuto conto delle fasi acute e remissive della malattia, e in collaborazione con altre figure sanitarie quali reumatologo, ortopedico, fisiatra, medico di base, ecc.
Dott. Maxim Filippi Makarov – Fisioterapista specializzato in terapia manuale, Osteopatia D.O.
Dott. Jacopo Galusi – Fisioterapista specializzato in terapia manuale, Osteopata D.O.