Che cos’è?
L’esercizio terapeutico in fisioterapia è un’attività specifica che viene prescritta allo scopo di curare un determinato disturbo funzionale.
Quali problemi cura l’esercizio terapeutico?
In medicina i problemi si dividono in due grandi categorie:
- problemi organici o strutturali: la struttura corporea è lesionata per vari motivi e quindi è impossibilitata a garantire una funzionalità corretta. Un esempio potrebbe essere una frattura nella quale l’osso lesionato non è in grado di garantire il carico e un forte dolore limitata qualsiasi movimento.
- problemi funzionali: è un disturbo della funzione del corpo umano ma che non sottende a nessun problema organico. Solitamente in questi casi ogni esame diagnostico fornisce un risultato negativo per una lesione. Un esempio potrebbe essere l’impossibilità di eseguire un’attività della vita di tutti i giorni come salire le scale, alzarsi, camminare, versarsi da bere, ecc…
I problemi strutturali sono di competenza prettamente medica mentre i problemi funzionali per quel che riguarda l’apparato muscolo scheletrico sono di competenza prettamente fisioterapica e vengono curati tramite l’esercizio terapeutico.
Come valutare un problema funzionale?
La valutazione di un problema funzionale è essenzialmente clinica e si può determinare tramite la somministrazione di test specifici sul paziente che vadano ad evidenziare la struttura o le strutture anatomiche che sono più responsabili del problema del paziente. Come si è detto un problema strutturale può determinare un problema funzionale e quindi è importante durante la valutazione discriminare la presenza di segnali di gravità che potrebbero mascherare una situazione di gravità.
In quali condizioni il fisioterapista può prescrivere l’esercizio terapeutico?
Sono diverse le condizioni in cui può essere utile l’esecuzione di esercizi terapeutici a scopo curativo e preventivo. Di seguito alcune:
- Recupero post trauma distorsivo;
- Recupero post intervento;
- Cervicalgia;
- Lombalgia;
- Cruralgia;
- Coxalgia;
- Dolori alla Spalla;
- Epicondiliti;
- Epitrocleiti;
- Sciatalgie;
- Cervicobrachialgia;
- Ernie del Disco;
- Colpo di Frusta;
- Periartriti;
- Artrosi;
- Cefalea Muscolo Tensiva;
- Stati tensivi muscolari;
- Edemi distrettuali;
- Cicatrici ipertrofiche;
- Disturbi neurologici (es: disestesie, parestesie);
- Problemi posturali (scoliosi, ipercifosi, iperlordosi);
- Stati di immobilizzazione prolungati, ecc.
Quanto è importante la valutazione funzionale nella prescrizione dell’esercizio terapeutico?
La valutazione funzionale è un aspetto molto importante e che non va trascurato perché la fisiologia del movimento è complessa ed è necessario individuare precisamente quale struttura è più interessata dal problema. Poniamo l’esempio di un paziente che fatica ad elevare la mano sopra la testa con associato dolore all’articolazione gleno omerale. Il fisioterapista applicherà dei test di elasticità articolare e di forza muscolare per discriminare il disturbo lamentato. Se il problema è la rigidità delle strutture capsulari articolari, al paziente verranno dati degli esercizi terapeutici attivi e passivi per mobilizzare l’articolazione. Se viene riscontrata la debolezza di strutture muscolari, verranno forniti al paziente degli esercizi terapeutici di rinforzo mirati ai singoli muscoli o gruppi muscolari.
Qual’è la differenza tra una ginnastica generica, lo sport e l’esercizio terapeutico?
La ginnastica generica, lo sport e l’esercizio terapeutico sono concetti distinti, ognuno con obiettivi e finalità specifiche.
- Ginnastica generica:
- Definizione: Si tratta di attività fisica generalmente mirata al mantenimento o miglioramento della forma fisica e della salute generale. Include una varietà di movimenti, esercizi e attività che coinvolgono il corpo in modo globale.
- Obiettivi: La ginnastica generica è finalizzata al miglioramento dell’equilibrio, della flessibilità, della forza muscolare e della resistenza cardiovascolare. Può essere praticata a livello amatoriale per migliorare il benessere fisico e mentale senza necessariamente avere uno scopo competitivo.
- Sport:
- Definizione: Lo sport è un’attività fisica strutturata e organizzata, spesso caratterizzata da regole e competizioni. Gli sport possono essere praticati a vari livelli, dal dilettantismo all’agonismo professionale.
- Obiettivi: Gli obiettivi dello sport possono variare notevolmente a seconda del tipo di attività. Possono includere la competizione, il divertimento, lo sviluppo delle abilità motorie, il fitness e il coinvolgimento sociale.
- Esercizio terapeutico:
- Definizione: L’esercizio terapeutico è un tipo di attività fisica prescritta da fisioterapisti, per il trattamento e la gestione di condizioni mediche specifiche o per il recupero da lesioni.
- Obiettivi: Gli esercizi terapeutici sono progettati per migliorare la funzione muscolare, la mobilità articolare e facilitare il recupero dopo un intervento chirurgico o un trauma. Possono anche essere utilizzati per alleviare il dolore cronico o migliorare la qualità della vita nei casi di malattie croniche.
La ginnastica generica o sport non sono attività specifiche per la risoluzione di un problema lamentato dal paziente e hanno lo scopo di ricercare un benessere psico fisico globale. L’esercizio terapeutico invece è un’attività che viene prescritta da un fisioterapista specializzato a seguito di una valutazione sul paziente nella quale si vanno a identificare le strutture problematiche che necessitano di maggior lavoro e attenzione. Nell’esercizio terapeutico la definizione delle cause di un disturbo è primario su l’esecuzione di qualsiasi attività. Gli esercizi terapeutici prescritti possono essere integrati con lo sport preferito o con ginnastiche generiche.
L’esercizio terapeutico è una medicina?
L’esercizio terapeutico nella cura di un problema funzionale può essere inteso come una vera e propria medicina. Il fisioterapista è la figura sanitaria preposta alla sua prescrizione. I più importanti aspetti positivi di questa medicina sono:
- migliora la funzionalità distrettuale e globale;
- è specifico sulla persona;
- riduce/cura il dolore percepito;
- ha un ruolo preventivo;
- è graduabile.
Quali effetti collaterali?
L’esercizio terapeutico ha solo un effetto collaterale che è rappresentato dall’irritazione della struttura o del distretto che si vuole andare a curare. Tale effetto è regredibile e basta regolare le caratteristiche dell’esercizio terapeutico (intensità, ripetizione, tipologia) per impedire nuovi affetti avversi. Si pensi invece a tutti gli effetti indesiderati dei farmaci anti dolorifici che tra le altre cose curano il sintomo (dolore) ma non la causa dello stesso.
L’esercizio terapeutico si può abbinare ad altre terapie?
Certamente. L’esercizio terapeutico ottiene il massimo della sua efficacia se abbinato alla terapia manuale che comprende anch’essa una valutazione funzionale iniziale. Nel caso di problemi cronici e non dell’apparato muscolo scheletrico è possibile riscontrare adattamenti importanti delle strutture anatomiche responsabili del problema lamentato dal paziente. Nello specifico possono esserci rigidità articolari e adattamenti muscolari/fasciali che presentano una grande difficoltà all’auto trattamento. La manipolazione di queste strutture da parte di fisioterapisti esperti facilita e potenzia l’efficacia dell’esercizio terapeutico successivamente prescritto.
Qual’è il luogo ideale per eseguire un esercizio terapeutico?
Non esiste un luogo ideale per eseguire gli esercizi terapeutici. Possono essere eseguiti nel proprio ambiente domestico, nello studio del proprio fisioterapista di fiducia, in una normale palestra fitness, prima o dopo la propria pratica sportiva (al chiuso o all’aperto) o in una palestra riabilitativa. L’importante è apprendere la corretta gestualità che permette di lavorare in maniera efficace sul problema e diventare pienamente autonomi nel proprio processo di cura.
Dott. Jacopo Galusi – Fisioterapista specializzato in terapia manuale, Osteopata D.O., Master ISICO.
Dott. Maxim Filippi Makarov – Fisioterapista specializzato in terapia manuale, Osteopatia D.O.